Aug 19 2010

Chiamata di Mobilitazione per Salvare l’Islanda 2010!

Unisciti alla resistenza contro l’industrializzazione dell’ultima grande zona selvatica d’Europa ed agisci direttamente contro l’industria pesante!

La Lotta Finora
La campagna per difendere la piu’ grande area selvatica d’Europa continua. Negli ultimi cinque anni campi estivi per azione diretta in Islanda hanno bersagliato fonderie d’alluminio, mega-dighe e centrali di energia geotermica.

Dopo la terribile distruzione, causata dalla costruzione della diga piu’ grande d’Europa a Kárahnjúkar e l’enorme centrale geotermica a Hengill, c’e’ ancora tempo per demolire il ‘piano generale’ che mira alla costruzione di dighe per ogni maggior fiume glaciale, ogni sostanziale campo geotermico sfruttato e la costruzione di fonderie dell’alluminio, una raffineria petrolifera, “coltivazione data” (Data farming) e industrie di silicone. Questo non solo distrurrebbe panorami ed ecosistemi unici ma condurrebbe l’Islanda ad un enorme crescita delle emissioni di gas serra.

Panorama Politico
Saving Iceland ha reintrodotto disordini civili e idée anarchiche tra gente commune Islandese e ha dimostrato numerosi metodi di azione diretta, molti dei quail furono utilizzati con molto successo nella “Kitchen Utensils Uprising” (Rivolta degli Utensili da Cucina) dell’anno scorso. In tale occasione attivisti esperti di Saving Iceland sono rimasti costantemente ai confini piu’ avanzati di azione. Saving Iceland e il nostro lavoro negli anni e’ stato maggiore catalista nel rovesciare il corrotto governo-Alcoa, favorevole all’industria pesante.

Comunque, le elezioni generali dell’anno scorso furono un maggior colpo per il movimento ambientalista in Islanda, in cui i ‘Left Greens’ (Verdi di Sinistra) cacciando il loro Ministro dell’Ambiente per essere genuinamente preoccupato per i valori ambientali. Il capo partito ha denunciato le polizze del proprio partito per essere troppo ‘puritane’, per essere applicabili in questo periodo di crisi finanziaria. Con questo e il seguito da parte di People’s Alliance (Alleanza del Popolo), nel Governo stiamo ancora promovendo una coalizione altamente “fortificata” a favore dell’industria pesante, scanzando qualunque pretesto di essere ‘verdi’ o lontanamente progressive. Oltretutto. le unioni laburiste corrotte sono fermamente in preda alle lobby dell’alluminio, richiedenti crescita del lavoro, indipendentemente da costi ambientali.

La Situazione Attuale
La profonda crisi finanziaria ed etica che colpì l’Islanda nell’Autunno del 2008 causò temporanee difficoltà ad ottenere prestiti dall’estero per sovvenzionare i propri progetti ma i lobbisti dell’alluminio sono più malvaggi che mai. Ora il loro ragionamento è che ora con il crollo economico, l’Islanda semplicememnte non può permettersi preoccupazioni ambientali. Questo espone la verità fondamentale che le lobbi dell’alluminio sono sempre stati consapevoli della validità dei punti di vista ambientalisti. Le lobbi dell’alluminio voglioni proseguire con i loro orrori, sulla base di una crisi per cui loro sono maggiormente responsabili (d’averla create).

Le cause bancarie del crollo finanziario tendono ad essere esageratamente enfatizzate mentre altri fattori (motrici) sono spesso ignorati. Il rapport della Commissione d’Investigazione Speciale (“Special Investigation Commission/SIC”), che ha investigato gli eventi che risultarono e causarono il crollo finanziario, ha comunque focalizzato sugli effetti dell’industria pesante in un capitol chiave del loro rapporto. L’espansione del sistema finanziario islandese oltre I limiti sostenibili del paese, e’ inequivocabilmente riconducibile agli enormi progetti di espansione dell’industria pesante. Questo capitolo fu ignorato dai media, così come unaltro capitolo che dichiarava la colpevolezza dei media come servi assoluti delle imprese bancarie ed industriali.

Un problema fondamentale con il rapporto SIC e l’atmosfera generale di smentita che lo accolse è che il rapporto viene proprio dal cuore dello Stato marcio d’Islanda. Come tale la sua vera funzione è mantenere tutte le scelte aperte a corruzione deficit democratico in modo sicuro, entro la sfera di tribunali e politica parlamentare: Fermamente sotto il controllo dell’establishment che ha creato quest’abuso di potere fino ad ora.

Nel caso delle frodi finanziarie questo significherà anni di lungo, noiosamente prolungate cause di tribunale che gradualmente perderanno significato per il publico, a cui è rimasto pagare gli enormi debiti delle frodi.

Nel caso della radicata cultura della corruzione e clima di paura che le corporazioni dell’alluminio e le compagnie elettriche così diffondono, le promesse di trasparenza e democrazia non sono altro che una cortina di fumo per un saccheggio aziendale delle risorse energetiche del paese. Questo saccheggio, supportato dalla ristrutturazione d’obbligazioni negli accordi con l’IMF, e’ la continuazione di una politica profondamente corrotta di privatizzazione ed industrializzazione spietata, esattamente le stesse politiche che hanno causato la crisi.

Obiettivi dell’azione attuale
La fonderia d’alluminio del secolo a Helguvik, sotto l’obiettivo di Saving Iceland durante le ultime due estati, e’ ancora lentamente in costruzione. Da dove proverrà l’energia elettrica per la centrale e’ ancora incerto, ma richiederà fino ad otto nuove centrali elettriche, almeno sette delle quali saranno geotermiche sulla penisola di Reykjanes (HS/MAGMA) e Hellisheiði (o – Energia di Reykjavik). Una delle centrali geotermiche alimentanti la fonderia del Secolo potrebbe essere a Bitra, nei pressi di Hengill, e l’ottava centrale elettrica probabilmente sarà una gran diga sul bel fiume Þjórsá che Landsvirkjun (Compagnia Energetica Nazionale) e’ ansiosa di costruire appena possibile.
Norðurþing sta negoziando con Alcoa riguardo a una fonderia dell’alluminio a Bakki/Húsavík con energia proveniente da una fragile area selvatica nel nord. Platina Resources (Risorse Platina) vuole fare ricerca d’oro ed altri minerali nella regione di Eastfjords.

Agisci!
Quest’anno, invece di organizzare un campo di protesta estivo, chiediamo resistenza attraverso le stagioni. Noi chiediamo che Islandesi specialmente agiscano durante tutto l’anno ma anche ambientalisti da tutto il mondo perche’ vengano in Islanda, dove li accoglieremo caldamente ogni genere di azione individuale contro le corporazioni dell’alluminio e le compagnie energetiche attive nella distruzione dell’ambiente.

Azioni simboliche si son rivelate insufficienti per metter fine alle forze distruttive. Lo scopo delle azioni dovrebbe essere prevenire ulteriore stupri della terra. Saving Iceland offre solidarieta’ a pieno cuore ad ogni azione che colpisce l’industria dell’alluminio e le compagnie energetiche dove sia piu’ effettivo.
Anche se non puoi venire in Islanda per azione diretta il tuo aiuto nella nostra lotta con azioni di solidarieta’, donazioni, traduzioni e spargere la notizia sara’ prezioso.

Náttúruvaktin